Rimini | Brasini (Comune): Bilancio pronto nel cassetto, in attesa del nuovo premier
Bilancio di previsione 2013, in consiglio comunale a Rimini ancora non si è sentita Eco lontana. Altri romagnoli, vedi per esempio gli amministratori di Cesena, stanno già un pezzo avanti. Perché, in genere (ma, in realtà, poco da quando la politica è in mano ai professori), al bilancio preventivo si lavora tra l’autunno dell’anno prima (da ottobre, novembre) e il gennaio dell’anno in questione.
Il percorso è impegnativo e richiede alcuni mesi. A partire dal primo atto, quando il consiglio comunale deve discutere le linee politiche proposte e illustrate dal sindaco, passando per le quattro o cinque tornate in commissione bilancio che eviscera e vota i nuclei fondamentali della bozza elaborata dagli uffici comunali (parte ordinaria e straordinaria, regolamento, il bilancio in toto e gli emendamenti), fino all’approvazione definitiva, nuovamente in assemblea. “A noi del bilancio di previsione non è ancora giunta notizia”, risponde a domanda il presidente della commissione Samuele Zerbini.
“Noi per il bilancio saremmo pronti e potremmo approvarlo entro maggio”, annuncia dalla giunta l’assessore Gian Luca Brasini. “Ma c’è un problema. Molto probabilmente il nuovo governo emenderà l’imu, chiunque andrà su alle prossime politiche. Questo significa che se noi approviamo il bilancio prima di capire cosa il prossimo governo farà dell’imposta, dovremmo poi certamente tornarci su per emendare”. Tutta colpa dell'imu, la tassa più odiata dai cittadini italiani (sempre più odiata), e da cui “le entrate dei comuni derivano per l’80 per cento”.
In definitiva, l’assessore assicura che “se avessimo un quadro normativo imu chiaro saremmo prontissimi. Nella situazione attuale stiamo valutando se sia opportuno andare in trascinamento con l’imu vecchia e quindi poi dover tornare in consiglio. Comunque, vorremmo portare a termine la questione prima dell’estate”. Come lo scorso anno, quando l’approvazione del bilancio di previsione è arrivata in giugno.